LE RECENSIONI
Foto di famiglia, storie di ebrei anconetani.
Tra avventure, intrecci amorosi e professionali
(Agenzia ANSA, 11 settembre 2023)
"La storia di due famiglie ebree di Ancona, i Cagli e i Piazza, dall'unità d'Italia in poi attraverso storie, immagini e documenti originali: è quanto racconta il libro dal titolo 'La foto di famiglia, storie di ebrei italiani tra l'Ottocento e il Novecento' che in copertina riporta lo scatto fatto in casa del trisavolo Mosè agli inizi del Novecento. Partendo proprio da quella foto l'autore, Alessandro Cagli, ricostruisce la storia della non facile ma progressiva 'assimilazione' degli ebrei anconetani nella nazione italiana."
( https://www.ansa.it//sito/notizie/cultura/libri/altre_proposte/2023/09/11/foto-di-famiglia-storie-di-ebrei-anconetani_5fb2c5ec-bd87-4cb6-961c-15993e61f412.html )
La foto di famiglia", il libro di Alessandro Cagli porta alla luce un pezzo di storia del Paese
(Il Resto del Carlino, 20 giugno 2023)
"Si intitola ‘La foto di famiglia’ il libro che sarà presentato domani (ore 18) nella Sala Clio del Teatro delle Muse di Ancona. Edito da Affinità Elettive, il volume è firmato da Alessandro Cagli, che lo presenterà in dialogo con Claudio Bruschi e Vittorio Salmoni.
Attraverso storie, immagini e documenti originali, il libro racconta le vite delle famiglie Cagli e Piazza e ricostruisce la storia della non facile ma progressiva "assimilazione" degli ebrei anconetani nella nazione italiana. Usciti dal ghetto con l’annessione delle Marche al Regno d’Italia alla fine del 1860, si fanno strada nella società come tranquilli commercianti, assumendo poi anche ruoli di rilievo: avvocati, sindaci, direttori generali, e persino pittori. Le vicende portano alla luce un piccolo pezzo di storia del Paese".
( https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/la-foto-di-famiglia-il-libro-di-alessandro-cagli-porta-alla-luce-un-pezzo-di-storia-del-paese-159dde0b )
“Alessandro Cagli ci consegna un libro originale e ricchissimo di spunti perchè assomma le qualità del romanzo a quelle del saggio, tanto da far assumere alla decennale e minuziosa ricerca storica la forma di un agile e coinvolgente memoriale collettivo”.
(Ugo G. Caruso, critico e saggista)
"L'opera di Alessandro è un lavoro importante. Avvince il lettore il metodo amoroso di una ricerca sottile e sempre rispettosa della vita e delle scelte. Nulla potrebbe suscitare critica, ma ogni elemento trovato è mirabile nella realtà. Questo è anche un atto d'amore di Alessandro alla sua famiglia.”
(Daniela Condemi, musicologa ed ex Direttrice del Choro Romani Cantores )
"Al di là delle storie familiari, scritte in modo piacevole, vivace e puntuale, nel libro si coglie tutta la forza che ha la trasmissione degli eventi del passato. È la memoria che creando un sostrato comune fonda l’identità delle famiglie e le lega una all’altra. E lo fa indipendentemente dalla contaminazione religiosa che avviene negli anni. In più l'enorme lavoro storico e circostanziato fa sì che i racconti e le storie personali non rimangano sospese, ma siano delle mere finalità funzionali. Un gran lavoro! “
(Miriam Righi, Professionista nel settore Arti dello spettacolo)
"Il libro, letto 2 volte di seguito, perché troppo interessante, mi ha coinvolto molto essendo io nipote di quella Fernanda Cagli, figlia di Vito Cagli, di cui si raccontano le vicende. La storia della famiglia Cagli ha fatto riaffiorare molti ricordi e racconti fatti dai miei nonni materni, alimentando la memoria e portandomi spesso alla commozione. In più trovo che il libro scritto in modo approfondito e organico, ricostruisca un passato difficile e complicato per l'Italia e per gli Ebrei, facendone una bella ricostruzione storica. Sono davvero grata all'autore per questa lettura! “
(Barbara Finzi, nipote di Fernanda Cagli)
" Congratulazioni Alessandro per il tuo libro epico sulle famiglie Cagli e Piazza. La tua devozione alla famiglia è un vero dono. La tua ricerca sulla storia in generale di Ancona, della regione e in Italia e su come vi si inserisce la nostra grande famiglia, è veramente approfondita. È come se vivessimo tutto insieme a te. È incredibile pensare che questo libro sia iniziato da una foto di famiglia scattata tra il 1908 e il 1910. È stato molto perspicace tuo zio, inviando questa foto al Venerdi della Repubblica, quando hanno chiesto vecchie foto ai loro lettori. E noi siamo fortunati ad essere i beneficiari della tua passione per questa foto. La tua ricerca ha portato a parenti nuovi e sconosciuti e a nuove amicizie. La tua ricerca ha portato a un tesoro di documenti ufficiali provenienti da vari registri della comunità e altre foto di famiglia e foto di lapidi che hanno rivelato molte informazioni sul destino dei nostri antenati e la conoscenza di quanto amore c'era nella famiglia. Cosi, il nostro ritratto di famiglia rivive nel mondo del 2023. Bravo Alessandro!"
(Vivian Treves, nipote di Olga Piazza)